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secondo ciclo della scuola primaria
Età consigliata: dagli 8 agli 11 anni
Orari spettacolo in caso di doppia replica:
ore 9.30 e ore 11.00
Biglietti:
€ 6 per studenti
gratuito per docenti accompagnatori e DVA legge 104/92
Per info e prenotazioni:
lun - ven dalle 15.00 alle 18.00
Tel. 039 9080040
Cell. 342 5798316
Mail [email protected]
"Uno spettacolo che tiene insieme contenuti informativi, ritmo e senso della comicità ricostruendo, attraverso una serie di sketch, il quadro complessivo di una questione che chiama in causa le responsabilità dei governi, gli interessi dell’economia globale ma anche i comportamenti di ciascuno. (…) un ottimo esempio di teatro consapevole e motivante, spendibile anche al di fuori della fruizione scolastica e che riesce a lanciare un messaggio con correttezza, efficacia e semplicità”.
(Marco Fratoddi, Eolo)
Parliamo di acqua. Quali cose si possono dire dell'acqua? Quattro attori tentano goffamente di affrontare questo tema, vastissimo ed importante, che purtroppo - fra siccità ed alluvioni - diventa sempre più urgente. Ciascuno di loro propone un diverso punto di vista: l’acqua è un simbolo culturale e religioso, l’acqua è un problema politico, l’acqua è una risorsa per tutti, l’acqua è…
La spunta dapprima il più concreto dei quattro che, giocando a fare il verso ai più noti divulgatori scientifici, ci conduce attraverso dati, statistiche, percentuali, seguito dagli altri che si prestano a rappresentare le esilaranti vicende di una tipica famigliola italiana contemporanea: padre, madre e figlio unico, come da statistica.
Assistiamo quindi a comiche vicende domestiche di spreco, inquinamento, maltrattamento della risorsa acqua, ridendo e un po' rispecchiandoci in analoghi comportamenti del quotidiano di molti di noi.
Ma poi il discorso si riapre al mondo intero, grazie ad una divertente metafora che rappresenta i possibili conflitti originati dall'iniqua distribuzione fra paesi ricchi e poveri, per concludere con un evocativo percorso fra il valore dell’acqua in diverse culture e religioni.
Nello stile di Erbamil, si ride per pensare, unendo l'impegno ecologico al piacere di divertirsi. Scenografie essenziali ma efficaci, trucchi e giochi d'acqua aggiungono un tocco di magia e sorpresa alla comicità degli attori ed alla suggestione delle musiche.
scritto e diretto
Fabio Comana
con
Giuliano Gariboldi
Marco Gavezzeni
Sara Pagani
Alberto Viscardi
scene
Serenella Angeloni
collaborazione artistica
Roberto Corona
musiche
Einaudi, Gaber, Dvorak, Ricky Gianco, Penguin Cafè Orchestra
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