Tre sorelle, come quelle che Cechov ci racconta. Orfane. Con un fratello giovane e sposato a una donna che non stimano. Tre donne che vivono in un luogo molto lontano da dove vorrebbero trovarsi.
Olga, la maggiore, dedita a un lavoro che non le appartiene e che la ingabbia nel passato. Maša, alla ricerca di un amore che la renda felice, imprigionata in un presente che non la soddisfa. Irina, la più giovane, in lotta per la propria realizzazione nel mondo del lavoro, con tutte le speranze proiettate nel futuro.
Nessuna di loro riuscirà a realizzare il suo progetto di vita e resteranno dove sono, oppresse dal desiderio, ardente prima e rassegnato poi, di trovarsi altrove.
E da quell'altrove in cui ci troviamo rispetto alla Russia del 1900, ci siamo chieste chi sono oggi le tre sorelle, dove abitano, in che luoghi dell'anima si muovono e quali sono gli altrove che sognano.
Così, in un dialogo aperto con Cechov, in una percorso di traduzione e ispirazione, portiamo sulla scena Olga, Maša e Irina, che non vivono in Russia, ma nella periferia di una delle grandi città italiane di cui noi facciamo parte. Sono tre donne di oggi, con i loro lavori, gli amori mancati, i matrimoni falliti, il disincanto e il desiderio di riuscire a conquistarsi un posto in un altrove che le renda finalmente felici.
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Scheda artistica
Manifesto (70x100 cm)
Foto di scena
Rassegna stampa
liberamente ispirato a
Tre sorelle
di
Anton Cechov
scritto, diretto e interpretato da
Vanessa Korn
Valentina Paiano
Alessia Vicardi
assistente alla regia
Nicolas Montemagno
foto di scena
Stefano Boccioni
produzione
Compagnia Teatro Binario 7
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