Lo spettacolo
"La Pancia del Potere" è un atto unico scritto da Gabriele Sola al termine di un percorso di consapevolezza ed esperienza professionale durato anni, partito dalla pratica giornalistica, imbattutosi nella realizzazione di grandi eventi mediatici ed approdato, nel 2010, agli scranni del Pirellone, emblema di una politica troppo spesso corrotta ed artefatta.
Il vissuto personale dell’autore è dunque terra fertile per questa riflessione sulle dinamiche del potere: Pancia insaziabile ed ingorda, millenaria forza che muove i fili più sottili dell’umanità.
Lo stile rapido, denso di immagini e carico di tensione emotiva, dipinge le vicende di uno squallido protagonista, politico dalla poltrona comoda, pedina nelle mani del potere, complice ed insieme vittima di quell’insaziabile (ma per lui irrinunciabile) Pancia sbattuta in faccia al pubblico nel corso dello spettacolo.
Gli accenni alla storia del nostro Paese, con qualche spunto tratto anche dalle vicende lombarde, fanno da sfondo al tessuto narrativo: dal fatale primo incontro tra il protagonista e “l’Onorevole”, la cui emblematica “O tanto maiuscola” evoca l’opulenta Pancia del Potere, al primo discorso in consiglio comunale, vuoto e ridondante, in perfetto stile politichese. Alleggerisce l’atmosfera l’ironia che accompagna il racconto in questo contesto fotografato con impietosa crudezza, che non nega, tuttavia, un raggio di speranza.