I LIBRI (NON) SERVONO A SPARARE

News Contattaci per maggiori informazioni

Ufficio distribuzione
Tel. 039 9080048
Mail [email protected]

News Lo spettacolo

Un racconto semiserio sui danni psicologici e fisici che possono provocare i libri.

Noi dobbiamo sapere come vanno a finire le cose. Cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi è il colpevole e chi non lo è. La letteratura ci dà questa illusione, di poter mettere in ordine il mondo. Ma, nella realtà, non è così. I personaggi che abitano le storie della nostra vita fanno quello che vogliono, non rispondono a nessuna regola, e se possibile fanno di tutto, più o meno consapevolmente, per deludere le nostre aspettative.

Uno spettacolo provocatorio che inneggia alla libertà della leggerezza del pensiero.


SCARICA IL MATERIALE

Scheda artistica
Manifesto (70x100)
Foto di scena

Rassegna stampa

“Il nuovo spettacolo della Compagnia Teatro Binario 7 di Monza non ha deluso le aspettative. Con un’ottima risposta di pubblico, Corrado Accordino ha portato in scena una tagliente riflessione sul ruolo dei libri nella nostra vita, alternando registri diversi: l’ironia, il racconto (quasi) autobiografico, la lettura di pagine scritte di struggente bellezza.”

Elena Borravicchio, agenziaviaggi.com


“Un monologo dedicato ai libri e alla lettura, dove Corrado è ancora una volta riuscito a commuovere, istigare, esiliare, fomentare, delirare, divertire con una capacità di affabulazione rara, che, a mio sentire, sa toccare le corde di un umano che ancora tale vuole rimanere e che Corrado sa sapientemente risvegliare”.

Patrizia Gioia, emme24.it

Note di regia

Ho deciso di scrivere un racconto sui libri perché mi accompagnano da sempre, regalandomi improvvise gioie, inaspettati tremori e vertigini di follia. Dal primo libro di cui mi sono perdutamente innamorato, tanto da farmi venire la febbre per quattro giorni, fino all’ultimo di cinquecento pagine che mi ha annoiato a morte, i libri sono stati sempre accanto a me, sul comodino, in treno, sotto il sole, in campagna, sul divano, in volo, nel deserto, ovunque e sempre. È un racconto lungo tanti anni, fatto di amore e di odio, di complicità e di solitudine.

I libri sono stati i miei migliori insegnanti, ma anche i miei strizzacervelli e le mie scuse per non uscire la sera. Di tutto quello che ho letto non ricordo quasi nulla, fa strano pensarci, ma è inevitabile. Non si può conservare ogni trama, ogni personaggio, ogni intreccio narrativo. Si conserva la memoria di un paesaggio emotivo, il ricordo di una sensazione. Sensazioni che sono diventate nel tempo emozioni e che hanno formato il mio modo di pensare. Un po’ cavalleresco alla Cervantes e un po’ assurdo alla Kafka, un po’ esistenziale alla Camus e un po’ inquietante alla Orwell.
Per un lettore vorace, ma anche anarchico come me, è venuto il momento di una resa dei conti con quell’oggetto del pensiero, con quei fogli stampati della stessa misura e cuciti insieme che nessun social, nessuna serie tv e nessuna intelligenza artificiale può eguagliare.

Un oggetto del pensiero e dell’anima di cui non potevo non tracciare i limiti, le critiche e i paradossi. Prendendomi in giro e scherzando sui miei amori e disamori letterari. Sulle ore spese a non capirci nulla e sulle frasi ad effetto che mi sono servite per sembrare intelligente.
Ho scritto una storia personale - le vicende di un uomo in lotta con lo stress derivante dall’abuso di libri - per farne una storia semiseria che riguarda tutti. I libri sono intorno a noi da sempre, dagli antichi papiri alla autobiografia di Jurij Gagarin sulla sua esperienza nello spazio, dalle filastrocche lette al ventre materno fino alle sacre scritture recitate in fin di vita, dalle letture obbligate a scuola alla poesia per sedurre gli innamorati.

E se è un buon libro, che si tratti di letteratura, di filosofia, di matematica o di storia, può altresì servire per tenere in equilibrio la gamba di un tavolo o per scagliarlo contro il figlio indolente sul divano.
Insomma: gli usi che si possono fare dei libri sono molteplici e questo spettacolo vuole essere un manuale per addomesticarli.
- Corrado Accordino

Locandina

I LIBRI (NON) SERVONO A SPARARE


uno spettacolo di e con
Corrado Accordino

aiuto regia
Valentina Paiano

produzione
Compagnia Teatro Binario 7

locandina olio su tela di
Mario Digennaro

Shopping cart Scegli il tuo posto

Vai al carrello -

Questa è la pianta con i posti disponibili nel giorno che hai scelto, usa i tasti + e - per modificarne le dimensioni, clicca e trascina per spostarti, fai click sui posti che hai scelto e completa l'acquisto effettuando il pagamento, riceverai i biglietti direttamente nella tua casella email.

Posto libero
Posto non disponibile
Posto riservato da te
palcoscenico
Loading